httpv://youtu.be/1rMIrE9TssM
Queste foto parlano da sole. Da mesi ormai un manipolo di incivili tiene in ostaggio un’intera città per mezzo di metodi para-mafiosi di una bassezza e meschinità sconcertanti.
Questa vergogna continua da mesi, ed è da mesi infatti che siamo costretti a subire l’indecenza di un’amministrazione che non solo tace dinnanzi a tutto questo schifo, ma per giunta si è fatta carico della vicenda come priorità assoluta, tralasciando una città allo sbando con urgenze sicuramente più serie e tutte quelle categorie a disagio che però non hanno la sfrontatezza di dare fuoco alle cose e distruggere tutto ciò che incontrano. Oggi come “gesto di protesta” questi cafoni hanno gettato per terra tutti i vasi di piazza Bellini, per ricattare l’amministrazione in merito alla stabilizzazione delle loro posizioni.
Testimoni riferiscono dei soliti falsi tentativi di suicidio “a comando” all’arrivo dei giornalisti. Un siparietto ridicolo, un insulto verso tutti quei lavoratori onesti e quelle categorie in crisi che protestano civilmente e reclamano i propri diritti. Non ho mai visto un insegnante manifestare e mettere a ferro e fuoco la città, non ho mai visto un artigiano o un commerciante mettere a ferro e fuoco la città…forse loro non sono degni di attenzione quindi?
Il messaggio che passa è che l’inciviltà e l’arroganza mafiosa pagano bene, e questi cafoni lo sanno eccome. Già da prima delle elezioni erano riusciti a convincere il governo Monti a sganciare 10 milioni di euro per “motivi di ordine pubblico”, tanto che Stefania Petyx andò a redarguire il ministro sulla gravità del messaggio che era stato fatto passare – ovvero che i ricatti e le minacce pagano.
Lo stesso sindaco Leoluca Orlando da quando è stato eletto non fa altro che parlare di Gesip.
Vorremmo chiedere lui che fine abbia fatto il resto di Palermo e il carico di problemi da affrontare. Forse non c’è urgenza dato che il resto dei palermitani non si cimenta nella guerriglia urbana? Forse il disagio di un commerciante, di un insegnante o di un giovane disoccupato non sono degni di considerazione? Ah già, loro non paralizzano la città, non rovesciano cassonetti, non minacciano, non distruggono, non fingono di suicidarsi.
Ripeto, è un insulto inaccettabile al quale l’amministrazione e le forze dell’ordine DEVONO dare risposte immediate. La debolezza non è più contemplata in un sistema allo sbando come il nostro.
Questi cafoni incivili sono un danno per la città, e fanno anche un danno enorme nei confronti di tutti quei dipendenti onesti della stessa Gesip che nonostante tutto lavorano sodo e provano a fare il proprio dovere, senza pensare che tutto sia dovuto.
La situazione a sera.
Primi loro dovrebbero ribellarsi all’inciviltà dei colleghi, che assumono come base di protesta la PRETESA di uno stipendio, quando per anni l’intera città li ha visti poltrire e vivere di parassitaggio.
Gesip è nata per meri scopi politici, inutile nascondersi dietro un dito. In una società civile non avrebbe modo di stare in piedi, ma qui a Palermo hanno trovato il modo di tenerla in coma assistito per garantirsi il solito bacino di voti che fa sempre comodo.
Ora che la pacchia è finita, la situazione non è più sostenibile, poiché si tratta di scegliere tra “salvare la Gesip” e affossare la città o “liquidare la Gesip” e provare lentamente a risollevarsi dal buco di bilancio che pende sulle nostre teste come una spada di Damocle.
In una Palermo sommersa dai rifiuti, dalla precarietà, dall’inquinamento, dalla paralisi dei servizi e dei trasporti, dalla crisi economica, ci tocca subire l’umiliazione di dover cedere a quattro imbecilli che mettono a soqquadro la città e pretendono senza avere alcun diritto.
Questa amministrazione ha iniziato col piede sbagliato. Invitiamo pertanto chi di competenza a fornirci spiegazioni quanto prima, altrimenti che diano pure le dimissioni e avanti il prossimo.
Se erano studenti, precari della scuola, laureati ed altri “sfigati”, i manganelli sarebbero già volati…
Poi arriveranno i sindacati (complici anche loro) che prenderanno come al solito le distanze da questi facinorosi. ma contestualmente continueranno a “tenerli dentro”.
Brunelli!
Quanto mi piacerebbe leggere una risposta del sindaco su questo blog e su questa incresciosa situazione… La vera antimafia non si vede solo a parole… ma anche nei fatti… Come nel permettere a certi soggetti dipendenti di società partecipate arrestati per motivi vari di conservargli il”posto di lavoro” al termine dell’espiazione dei loro reati… O consentire il passaggio dei “posti di lavoro” da padre (già selezionato attraverso metodologie non di certo concorsuali) a figlio che ottiene cosi il lavoro senza l’opportuno sudore…
Concordo su tutto!!!
Il tema Gesip è davvero serio. Al di la dell’inciviltà dei capipopolo, che è assodata, al di la della civiltà di altre categorie che hanno molti più meriti di questi cagnacci rabbiosi spesso nullafacenti (non criminalizzo per partito preso i lavoratori Gesip ma ho gli occhi per vedere che non lavorano bene, quando lavorano), mi piacerebbe capire qual’é la soluzione da eventualmente suggerire.
Piacerebbe una risposta del sindaco, ok, ma credo che a lui piacerebbe conoscere la nostra proposta, almeno se la democrazia partecipata non è solo un modo per blaterare ma un concetto concreto.
La mia soluzione è che siano fatti lavorare, ma lavorare davvero, in modo da meritarsi lo stipendio: Palermo sarebbe molto ma molto più bella e funzionante. E chi non lavora a casa senza se e senza ma.
@Orazio
la soluzione è quella che proponi tu, e che alcuni candidati alle comunali avevano già avanzato (pochi a dire il vero): siano messi a lavorare come si deve. Abbiamo ettari di verde che aspettano solo di essere curati, strade che aspettano ansiosamente di essere pulite, strade da rattoppare e quant’altro. Non fanno una benemerita mazza! In ogni caso si sta sollevando un problema di ordine pubblico. Qui siamo all’anarchia, e le forze dell’ordine anziché passare alle maniere forti, come sarebbe lecito da dovere d’ufficio, lasciano correre perché tanto “questi sono pericolosi”. Che poi è vero, questi sono pericolosi. Sono per lo più ex carcerati e gentaglia della peggiore specie. Gente che non ha alcun concetto di dignità, che non capisce cosa sia il valore di un lavoro e di uno stipendio sudato. Pretendono lo stipendio e il “posto”, perché tanto mamma Stato li ha abituati così. E anziché capire che per anni hanno vissuto di parassitaggio pendendo dal capezzolo di mamma Stato, oggi protestano contro lo stesso Stato che adesso ha finito di svezzarli per ovvi motivi. Non hanno nessun diritto di alzare la voce, così come i politicanti da strapazzo che li hanno messi dove stanno dovrebbero correre a nascondersi…anzi, magari vederne qualcuno in galera ogni tanto non farebbe male. Io voglio sapere perché uno studente che manifesta contro i tagli all’istruzione o un lavoratore che manifesta contro la macelleria-Fornero debbano beccarsi manganellate e lacrimogeni, mentre questi sub-umani possono fare quello che vogliono senza che nessuno li tocchi!
Il Comune di Palermo andrebbe nuovamente commissariato. Signori miei, ma stiamo scherzando?! Per quanto tempo ancora dovremo tollerare tutto questo? Molta gente si è vista costretta a emigrare all’estero per trovare un lavoro, gente che ha dovuto lasciare la famiglia, gli amici, gli amori, LA LORO TERRA. Cosa sta facendo il Sindaco per loro? NIENTE di NIENTE. Invece di tentare di riportare tutti questi cervelli emigrati all’estero si preoccupa di mantenere in patria una massa di CRIMINALI.. MA STIAMO SCHERZANDO?! LA BUTTO QUI E ADESSO: INVITO MOBILITA’ PALERMO A ORGANIZZARE UNA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA CONTRO IL SINDACO E LA GESIP! E’ GIUNTA L’ORA DI METTERE FINE A QUESTA PAGLIACCIATA. IN ATTESA DI UNA RISPOSTA UFFICIALE e PUBBLICA da parte di Mobilita Palermo, porgo, DISTINTI SALUTI.
Solo a Palermo esiste gente così che ha simili pretese senza mai rassegnarsi e su questo non aggiungo altri commenti.
Se li fanno lavorare benvenga, ma non coi fondi pubblici ! Perchè c’è crisi anche per noi. Non manteniamo certo gente del genere con le nostre tasse, perciò che vengano assunti da imprese private. Questa è la soluzione.
Bisogna mettere un punto fermo. E’ inaccettabile che passi questo atteggiamento mafioso, di minaccia continua e che ancora oggi ciò possa essere strumento per ottenere consensi politici. Se non ci si convince fermamente che questo debba far parte del peggior passato, è inutile illudersi che si possano creare le condizioni per un cambiamento o soltanto un miglioramento del nostro vivere civile. Dico con convinzione che lottare in nome di questi siciliani mi deprime fortemente, dobbiamo reagire affinché la nostra rappresentanza sia ben altra e con diversi obiettivi. In ogni stato civile esistono i sussidi per i più bisognosi, gli investimenti, quelli veri, devono essere realizzati per creare economia reale e ricchezza a chi si impegna a realizzarla. Continuando con questo sistema malsano, sperperiamo inutilmente soldi dando potere a chi non ne dovrebbe avere, a chi dovrebbero restare ai margini. Cambiare registro per valorizzare chi possa dare un contributo reale alla crescita sociale, culturale ed economica di questa nostra città, di questa nostra isola.
Un caro saluto
Massimo
Piuttosto, io me la prenderei con chi ha fatto piovere fior di miliardi per ben 10 anni su questo carrozzone, senza dare una soluzione definitiva.
basta GESIP!!! non se ne puo piu di questa gente che pretende in modo arrogante e poi sono gli stessi incapaci di gestire i servizi di cura, pulizia e manutenzione di questa città.. creiamo una petizione adesso basta!!
La perseveranza di questa amministrazione nel mantenere/salvare questo carrozzone che clamorosamente ha fallito ed è solo uno stipendificio per molti ex e non ex delinquenti dimostra l’immobilismo di questa classe politica.
Come già detto più sopra, invece di pensare alla città e alla sua rinascita, si parla ancora di Gesip.
Orlando, tanto si sa già cosa succede il prossimo anno…
Questo e’ il teatrino piu’ schifoso cui ho assistito in vita mia. I personaggi sono:
1) U papa’ (sindaco L. Orlando)
2) i dipendenti Gesip (i delinquenti nella maggior parte dei casi)
3) i cittadini (vittime di questo schifo)
Dal primo giorno in cui si e’ insediato a Palazzo delle Aquile il caro papa’ ha soltanto perso tempo a negoziare risorse su risorse per salvare questa accozzaglia di delinquenti dalla disoccupazione.
E del resto, sono stati anche i loro voti a farlo eleggere, u papa’.
Teatrino! Perche’ teatrino?
Le pose per le foto sui giornali prima delle proteste, mentre bruciavano cassonetti, disseminavano munnizza e gridavano mostrando i loro denti cariati e sporchi “lavoro, lavoro”, le farse sul suicidio, le mattonelle divelte dal tetto di Palazzo delle Aquile, i blocchi sparsi al traffico.
E’ una citta’ sotto assedio. La colpa? Di questo pseudo-sindaco, che nin fa altro che dire che la colpa e’ di Roma e bla bla bla.
La verita’ e’ che persino i ladroni che stanno a Roma non riescono ad accettare di regalare 800€ al mese a certi individui.
C’e’ chi parla di soluzioni del tipo “facciamoli lavorare”. No cari miei, non ci sono soldi e questa gente ha avuto la sua chance. Largo a chi vuole fare qualcosa per la citta’.
Cosa fare? Arrestarli, perche’ di sommosse si parla, di atti criminali dettati non da disperazione ma incivilta’.
Non hanno mai fatto nulla per la citta’, che li detesta in fondo, non li defende e ne puo’ fare tranquillamente a meno. I milioni di Euro sottratti a Palermo sono finiti nel nulla. Basta. Siamo 700000 non 1800. Caro sindaco, ha capito???
Ci sono altri abitanti a Palermo. Ora basta.
Chiudiamo una volta per tutta la faccenda. A casa, e se non gli sta bene, se dovessero continuare questi tafferugli, in galera!e’ da li che vengono molti di loro.
Bel post. Discordo tuttavia dal commento dell’autore qui nella sezione commenti.
Perchè vi indignate di fronte a tale sfacelo? Siete stati voi che scrivete questi commenti arrabbiati a votare colui che il sindaco lo sa fare e che ha illuso, per un bel po’ di anni, questi delinquenti. Tutti in città conoscono il legame tra l’attuale onestissimo sindaco e le fila dei fannulloni in questione: erano nel suo programma, nel suo purissimo cuore e nella sua legalissima urna elettorale. Essi adesso pretendono solo il pagamento di ciò che gli era stato promesso in cambio del voto… e glielo dovete dare voi, con le vostre tasse. I 1800 della Gesip sono solo una parte dei 6000 fannulloni che sono stati “fidelizzati” da colui che il sindaco lo sa fare, se poi penso che colui che il sindaco non lo sapeva fare (Cammarata) li voleva fare lavorare, e che i palermitani non lo hanno neanche capito, mi rotolo dalle risate.
Orlando si dimetta perchè inadeguato. Il Prefetto e le Forze dell’Ordine si guadagnino lo stipendio. Agiscano con la forza: la Città non tollera più comportamenti omissivi.
@Luca S.
in cosa sei discorde?
Sottolineando che la situazione è gravissima per vari motivi, vorrei evitare che si generalizzasse su colpe e amministrazioni varie.
Lungi da voler difendere qualche politico, ma a onor del vero mi sento di distinguere le responsabilità tra chi HA GENERATO questa situazione e chi STA PROVANDO a gestirla (seppur male).
Detto questo, fuori da qualsiasi analisi politica, la cosa grave è che la città è veramente in ostaggio ed è altrettanto grave che non vi siano forme più “repressive” delle attuali camionette posteggiate davanti Palazzo delle Aquile per evitare ciò a cui stiamo assistendo.
@blackmorpheus
Discordo circa il tuo commento:
“La mia soluzione è che siano fatti lavorare, ma lavorare davvero, in modo da meritarsi lo stipendio: Palermo sarebbe molto ma molto più bella e funzionante.”
Non e’ affatto giusto che chi ha avuto quel posto senza un minimo di merito, ma solo per aver venduto il suo voto al politicante (non politico) di turno, debba avere la possibilita’ di svolgere una mansione che per decenni ha svolto male, anzi malissimo.
In un altro post scrivevo un commento circa i giardini, che ora il comune vuole dare in gestione: bellissima iniziativa, e come dici tu la citta’ sarebbe senz’altro piu’ bella. Ma i centinaia di giardinieri GESIP ad oggi cosa cavolo hanno fatto???
Questa gente DEVE cercarsi un lavoro, questa e’ la soluzione.
Ed esiste molta differenza tra i 2000 piu’ indotto Fiat o i dipendenti del Cantiere navale, della ex Keller, dell’Italtel e tanto altro. Questa gente non devasta la citta’, non minaccia i concittadini, non PRETENDE un posto.
Perche’ un ex dipendente del cantiere non puo’ prendere il posto di uno scansafatiche che non ha mai lavorato e che ora pretende un posto comunale senza aver mai fatto un concorso o una selezione???
Per il resto, il tuo post e’ ineccepibile! Su tutto.
La mia soluzione e’ forse molto diretta, ma almeno credo che sia la piu’ equa. Di certo questa gente DEVE CERCARSI un lavoro, come ogni cristiano che lo perde a causa della crisi!
@Luca S.
precisando che quel commento non è mio 🙂 in ogni caso ho ribadito in quello successivo di essere d’accordo sostanzialmente, ma non perché la pensi diversamente da te…ma perché ritengo che sia necessario contestualizzare ogni situazione. In una società ideale, le forze dell’ordine avrebbero già messo in riga questi criminali o li avrebbero addirittura arrestati (per metterli poi in quali carceri?), il sindaco avrebbe fatto appello al buon senso dei cittadini e si sarebbe imposto con autorità, a maggior ragione considerando il fatto che, come diceva Portacarbone, questa situazione non l’ha creata lui, e tutto si sarebbe aggiustato. Ovviamente noi questa società ideale ce la possiamo scordare, almeno nell’immediato, perché regnano terze logiche che nulla hanno a che vedere con l’interesse dei cittadini. Questo sostanzialmente cosa significa? Che per ogni incivile che togli dalla Gesip, probabilmente è un criminale in più che ti ritrovi per le strade di Palermo. Quindi in fondo è vero che c’è un sostanziale problema di ordine pubblico, aggravato dal fatto che le istituzioni qui sono estremamente deboli e le forze dell’ordine non fanno il loro dovere. A questo punto tra l’avere le strade piene di criminali e vedere questa gente essere messa sotto a lavorare, nella piena consapevolezza che stanno lì senza alcun merito (ma non sarebbe neanche corretto fare di tutta l’erba un fascio) , preferisco la seconda.
@blackmorpheus
Rispetto il tuo punto di vista. E scusa per aver quotato la frase sbagliata. tuttavia la sostanza non cambia. Anche tu credi che la soluzione migliore sia FINANZIARE la GESIP e farli lavorare.
Ma c’e’ una cosa che si sbaglia in questo caso: si da’ un precedente, un precedente gravissimo. Nessuno mai in passato aveva devastato o esasperato a tal punto la citta’ per ottenere un posto di lavoro pubblico. Se cosi’ dovesse accadere, cio’ potrebbe scatenare una reazione a catena, e scoppierebbe una vera e propria guerra civile.
Fermo restando che una piccola parte di questa gente spesso delinque anche durante le ore di lavoro. Dunque levarli dalla strada dandogli un lavoro non e’ certo la soluzione. E’ solo un espediente e sarebbe una scusa poco plausibile: quanti disoccupati poi minaccerebbero di andare a rubare se non gli viene dato un lavoro.
Non cerco di convincere nessuno. Cerco solo di ribadire quanto e’ errata la soluzione che si propone. Farli lavorare graverebbe solo sull’ordine pubblico e sulle tasche di chi lavora e paga le tasse. E andrebbe in piu’ ad avallare la tesi che piu’ fai casino, piu’ diventi estremo, piu’ ottieni. Senza contare il fatto che la gente vedrebbe ancora una volta in questa classe politica i salvatori.
Dobbiamo spezzare questo principio. La politica il lavoro non lo deve creare, ma deve creare le condizioni affinche’ si sviluppino opportunita’. Ecco come userei i soldi destinati alla GESIP.
non ci sono parole!!!!……. per questa gente ci vorrebbe solo una cosa: un bella manganella al entro del cranio e basta!!!!
@Luca S.
io sono d’accordo con te, ma fare politica non significa fare ciò che è meglio per se stessi, ma ciò che è meglio per tutti. Anche io li sbatterei fuori a calci nel sedere e liquiderei l’azienda, ma questo non è fattibile purtroppo. E non per i lavoratori, perché la maggior parte non fanno nulla e meriterebbero di essere sbattuti fuori a calci… ma per la sicurezza dei cittadini di Palermo. Non abbiamo un apparato adeguato a gestire una potenziale bomba come questa. Non abbiamo né un’amministrazione in grado di prendere scelte impopolari per il bene della città, né un comparto di forze dell’ordine disponibili ad “assicutare” gente da cui vogliono stare il più lontano possibile. Le manganellate e i lacrimogeni se li risparmiano per i quindicenni del liceo, molto più facili da gestire, o per i lavoratori sfruttati dalle aziende che vengono messi in cassa integrazione. Se ci fosse un apparato in grado di proteggere il cittadino, allora il tuo discorso sarebbe anche applicabile nel concreto…ma siccome lo Stato qui non esiste, e non credo sia mai esistito, di fatto non lo è. A questo punto non è questione di trovare la soluzione migliore, come l’hai definita tu, ma di scegliere…tanto per cambiare, il male minore. E il male minore è prendere tutta questa gentaglia e metterla nella posizione di LAVORARE SERIAMENTE, facendosi il culo in quattro così che capiscano una volta per tutte che lo stipendio si suda, non è dovuto. A quel punto li metti in una posizione imbarazzante, perché si ritroverebbero a non poter dire “no, noi non lavoriamo” perché sono pagati per fare quello. Se si rifiutassero, allora sì che puoi partire coi licenziamenti. Tra l’altro la Gesip è detestata da tutti i palermitani, non ho incontrato un solo palermitano che mostrasse solidarietà nei loro confronti, quindi dubito che ci si scandalizzerebbe se le forze dell’ordine usassero le maniere forti per ripristinare l’ordine. Purtroppo viviamo in una città di pulcinella e quaqquaraqquà
@blackmorpheus
Tu scrivi:
Non abbiamo né un’amministrazione in grado di prendere scelte impopolari per il bene della città, né un comparto di forze dell’ordine disponibili ad “assicutare” gente da cui vogliono stare il più lontano possibile. Le manganellate e i lacrimogeni se li risparmiano per i quindicenni del liceo, molto più facili da gestire, o per i lavoratori sfruttati dalle aziende che vengono messi in cassa integrazione.
Puoi dirmi a chi ti riferisci quando parli delle forze dell’ordine che non “assicutano” questi elementi?
Io è da un pò di tempo che ho il sospetto che certi comandi di Polizia e Carabinieri abbiano una regola non scritta di non alterare certi equilibri…forse sono io l’ingenuo qui che non lo sapeva ma solo l’idea mi fa orrore perchè mi darebbe la dimostrazione che al Sud la gente è veramente di serie B e che il nostro Stato è una democrazia fittizia nel vero senso della parola.
@blackmorpheus
La sostanza a mio modesto parere e’ nella prima frase che hai scritto: “fare politica non significa fare ciò che è meglio per se stessi, ma ciò che è meglio per tutti.”
E cosa e’ meglio per tutti?
– Fermare i facinorosi della GESIP dando loro un lavoro e costringendoli a lavorare?
– Fermarli a manganellate? Ma la cosa non e’ fattibile visto che le forze dell’ordine caricano solo gli studenti e arretrano di fronte a questi. Stato assente, pienamente d’accordo con te.
– Licenziarli punto e basta? Dando l’esempio che lo Stato esiste e non si tollerano piu’ certi comportamenti. Arrestando chi arreca danni alla citta’. Questo e’ il cambiamento, ed e’ quello che tutti si chiede, almeno qui in questa sede. Uno stacco col passato. Anche la soluzione 2 e’ uno stacco. Ma la prima e’ forse l’emblema della continuita’ con il passato. Ed e’ per questo e gli altri motivi prima elencati che non mi piace…
D’accordissimo anche sulle virgole, per il resto!
@mardux, Cammarata li faceva lavorare?
Facile, con tutti i miliardi che piovevano su Palermo, senza ALCUNA soluzione per questa società….troppo facile.
Un pò di onestà intellettuale, pleaseeeeee
@thesearcher
quando dico forze dell’ordine intendo polizia e carabinieri, dato che questi compiti non spettano alla municipale.
@Luca S.
Il discorso fila, se non fosse che lo Stato in questo caso è complice e non vittima. Il ruolo dello stato è quello di educatore, e se per anni ha fatto intendere ai cittadini quale fosse il verso a forza di pompare politiche assistenzialiste e clientelari, se poi cambiasse rotta da un momento all’altro di certo non potrebbe aspettarsi collaborazione.
E’ come se domani i vigili, che per anni non hanno mai levato una multa per infrazioni varie al codice della strada, cominciassero a fare strage di automobilisti senza che prima l’amministrazione, per correttezza, manifestasse l’intenzione di volere una discontinuità con l’andazzo precedente, sostenendo da un lato un ripristino della lotta per la legalità nelle strade e pubblicizzandola in modo adeguato così da poter dare all’automobilista l’opportunità di essere quanto meno avvisato, e dall’altro impegnandosi nel concreto a garantire alternative valide al mezzo di trasporto privato, adeguando la città sotto il profilo infrastrutturale. E’ una questione di correttezza. Perché ripeto, la responsabilità in questo caso è bilaterale. Le istituzioni hanno sicuramente fatto la loro parte per essere arrivati a questo livello di anarchia…e non è che finché conviene a loro allora tutto è lecito, e quando non conviene più si modifica l’andazzo senza prima stendere le basi per un cambiamento serio.
Quello che dovrebbe fare Orlando in parole povere, è andare in tv, su internet e ai giornali dicendo “signori, questo è stato l’andazzo finora…le politiche assistenzialiste e clientelari hanno devastato il bilancio del comune, e non c’è via d’uscita. La Gesip deve andare in default, così come AMIA etc. ma il Comune ha già preparato un piano dettagliato per i risanamento che prevede questo, questo e quest’altro. Abbiamo calcolato che nel giro di 5 anni riusciremo a far rientrare nelle casse del Comune tot. Anziché buttare fuori tutti i dipendenti in eccesso, presenteremo un piano di smantellamento graduale per tamponare ove possibile il danno e permettere di razionalizzare le risorse Gesip all’interno dei servizi comunali. Non siamo esenti da colpe, ma stiamo prendendo questo impegno con la città, e lo porteremo a termine assumendoci tutte le responsabilità del caso. E’ mio dovere in quanto rappresentante dell’interesse dei cittadini di Palermo, ed è una scelta dura ma necessaria per consentire a questa città di avere un futuro”.
@blackmorpheus
il tuo ultimo post fila liscio come l’olio…
@blackmorpheus
Il tuo ragionamento e’ senz’altro valido. Concordo sul fatto che un cambio di rotta tadicale, per quanto auspicabile, non sarebbe facilmente digeribile dal punto di vista culturale.
Ci sarebbero cosi’ tanti ricorsi storici, politici ed economici da annoverare a riguardo. Non ne usciremmo piu’ 🙂
Spero che Il sindaco legga il tuo ultimo periodo, lo faccia suo, e lo rivolga in modo onesto alle maestranze delle partecipate, ma non solo, anche a tutti i cittadini. E che si cambi una volta e per tutte registro.
Mi fa sorridere tutta questa gente che pensa che la soluzione sia farli lavorare. Come se tagliando un po’ di erba e facendo un po’ di manutenzione ai cimiteri spuntassero i soldi per pagare questa gente.
Il problema è economico. Il comune ha esuberi nelle sue società partecipate. Motivo per cui l’unica soluzione è licenziare, girateci attorno quanto volete, ma questo è il punto. Mi dispiace per la parte onesta dei dipendenti Gesip, ma è così.
I soldi nn ci sono, e quando c’erano lavoravano effettivamente quanto? Nn prendiamoci in giro la gesip a Palermo è stato una miniera x molti raccomandanti che facendo nulla prendevano un ottimo stipendio. Gli LSU si sono salvati perchè sono stati assimilati come vigili urbani o all’interno delle strutture comunali. L’unica soluzione x salvare l’azienda è la riduzione di personale, metterli in altre aziende con contratti di valutazione e poi in un secondo tempo di assunzione. Mi dispiace dirlo ma pensare di salvare tutti quando l’azienda è in fallimento è ridicolo! Bello era 1200 euro al mese x mezza giornata, seduti su una sedia a fare nulla… c’è crisi e ora mai queste cose sono intollerabili. Poi se alcuni pensano che minacciano, facendo rumore, quelle cose viste in foto x me sono atti di terrorismo vero e proprio. Poi, siamo tutti padri di famiglia, e se uno vuole lavorare, un lavoro anche da schifo lo trova però basta terrorizzare la città. I turisti x ora che devono pensare?
Ma quindi se la soluzione non è, come dice qualcuno, farli lavorare, i servizi chi li effettuerà?
Credo che quello che ha scritto blackmorpheus il 14 alle 18,33, cioè il contenuto dell’auspicabile discorso di Orlando in tv, sia la migliore delle soluzioni OGGI, IN QUESTA PALERMO, POSSIBILI , non ideali. ed in più farli LAVORARE ma davvero.
è assurdo e scoraggiante come a palermo ogni cosa debba andare a schifìu. . .questa azienda poteva essere il fiore all’occhiello della città se solo fosse stata organizzata meglio, con un percorso formativo serio e costante dei dipendenti, assumendo i lavoratori veramente motivati e vogliosi di rendere palermo più pulita. ogni cosa che potrebbe portare vantaggi per tutti e male a nessuno a palermo finisce x apportare vantaggi a nessuno e male a tutti. cadono veramente le braccia a terra. se una città di 1 milione di abitanti non è in grado neanche di organizzare un personale di 1000 uomini x fare delle attività semplicissime: pulizia e decoro allora non ha dove andare. e mi meraviglio anche e soprattutto per il personale della gesi, che ha perso una grandissima occasione di riscattare le loro vite in modo dignitoso. si lamentano che i politici li hanno presi per il culo. ma per il culo che? ma dove vivono? con una crisi del genere si aspettavano soldi a pioggia? ecco dove porta l’ignoranza. chi è ignorante non può mai capire il mondo che lo circonda e x questo non sa fare altro che il parassita di qualcuno, finchè questo qualcuno non si romperà i. . .
Prima di difendere un posto di lavoro bisognerebbe meritarselo e gran parte di quelli che ho conosciuto della Gesip il lavoro non sa neanche cosa fosse, tanto che in uno striscione di una ennesima protesta c’era scritto “NISCITI I PICCIULI” e non dateci lavoro.
Il problema che nessuno affronta è che l’assunzione di tanti precari (LSU, Articolisti, Gesip etc etc) oltre che rivelarsi una bomba ad orologeria, ha di fatto tolto le speranze a generazioni di ragazzi che si son visti togliere la speranza di un lavoro per sempre. L’eliminazione di concorsi pubblici (banditi a seconda delle effettive necessità e carenze di posti), a cui tutti indistintamente potevano partecipare, è stata una manovra ad oc per creare bacini di futuri elettori, con assunzioni di massa che non servivano a nulla. Naturalmente oggi, chi è stato uno dei fautori di questo vergognoso sistema, si erge a paladino facendo credere che il suo sia un interessamento dovuto per risolvere i problemi dei lavoratori e non per risolvere promesse fatte in campagna elettorale.
Tanti commenti condivisibili, quoto dalla prima all’ultima parola quest’ultimo di Franz, coinciso, essenziale, in perfetto stile “colpito e affondato”. Complimenti.